“Guidare, in Marocco, è per coraggiosi”, “Consigliamo di utilizzare i mezzi pubblici per evitare il pazzo traffico marocchino” sono solo due delle tante frasi in cui mi sono imbattuto, prima di partire per il Marocco. Per uno a cui piace gestire il ritmo del proprio viaggio, noleggiando un'auto, questo genere di frasi, contenute nei vari articoli dei blog, sono sconfortanti. Ma è davvero così assurdo guidare in Marocco?
Per tua fortuna, ho tenuto duro ed ho noleggiato un'auto. Oggi posso raccontarti la mia esperienza e sfatare (quasi) totalmente questo mito

Un po' di consapevolezza

A prescindere dal luogo in cui si va, bisogna essere onesti con sé stessi e valutare le proprie capacità di guida e di adattamento, prima di ingranare la marcia. Personalmente, i 17 anni di esperienza alla guida, con alcuni importanti test nel caos romano ed in quello di Amman, mi hanno dato una certa dose di sicurezza, motivo per cui ho preso la decisione che il Marocco sarebbe stato un mio ulteriore stress-test.

Un po' di preparazione (mappe offline e/o sim card locale)

Ciò che fai prima ancora di metterti in macchina e prima di lasciare il tuo paese è importante come ciò che farai quando girerai la chiave nel quadro. Google Maps permette di scaricare le mappe dei luoghi che vuoi visitare per poterle utilizzare anche offline, se decidi di non comprare una sim locale o se devi attraversare zone non perfettamente coperte da rete telefonica. Nelle mappe offline, che potrai utilizzare, grazie al gps, anche senza rete, per tutti i tuoi spostamenti, puoi salvare tutto il tuo itinerario. Avere un itinerario ben definito ti aiuta a limitare sorprese ed imprevisti. Una volta fatto tutto ciò, simulare, sfruttando sempre il servizio di Google, gli spostamenti, per vedere quante ore di guida occorreranno, fra una tappa e l'altra, può essere un'ottima idea, per una visione d'insieme più completa. Arrivato in aeroporto, in Marocco, dovresti poter vedere gli stand delle compagnie telefoniche che, dai 100 dirham in su (circa 10 euro), offrono soluzioni per sim che possano sfruttare la rete marocchina, evitandoti, in caso di necessità, di svenarti con il roaming. Le offerte includono minuti di telefonate, sms ed un po' di giga. Con la soluzione da 10 euro, son riuscito ad avere tutto ciò per tutti i 12 giorni di viaggio.
Non sottovalutare la tranquillità che può darti la consapevolezza di non essere tagliato fuori dal mondo delle telecomunicazioni!

Noleggiare un'auto, in Marocco

Per noleggiare un mezzo, come da qualunque altra parte, ci sono un paio di alternative. La prima è quella di affidarsi alle grandi multinazionali dell'autonoleggio, brand presenti in qualunque parte del mondo e che, spesso, sono sinonimi di affidabilità e tranquillità. Seguendo questa strada, però, si può andare incontro ad una spesa maggiore, proprio a causa di ciò che queste grandi aziende rappresentano. La seconda opzione, quella che ho scelto, è di affidarsi a rental car locali. I vantaggi, in questo caso, sono tantissimi. Tanto per cominciare, quasi sempre, non c'è bisogno di carta di credito per il deposito ma basterà una quota in contanti. Non disponendo (o non potendo disporre) tutti di carta di credito, già questo potrebbe essere il fattore che faccia optare per questa soluzione. Inoltre, l'accordo prende vita mettendosi in contatto diretto con il noleggiatore e non attraverso anonimi form online, lasciando abbondante spazio per contrattazioni. Infine, il prezzo sarà sicuramente molto più basso e comprenderà servizi per i quali le multinazionali richiedono importanti supplementi (guidatore alternativo, copertura assicurativa totale, etc.). Certo, si può essere intimoriti dalla mancanza di un brand noto ma anche a questo c'è una soluzione. Google è sempre a portata di tasca e le recensioni degli utenti dei piccoli noleggiatori possono aiutarti a trovare la soluzione migliore. Personalmente, mi sono affidato a 74RentCar, di Fes, città in cui sono arrivato. Il noleggio è stato conveniente ed il servizio super efficiente (auto ritirata e restituita in aeroporto) e la Peugeot 208 ci ha portato in giro per tutto il Marocco! Le precauzioni da adottare sono le stesse in entrambe le soluzioni: al ritiro dell'auto è importante individuare eventuali ammaccature o danni preesistenti e, facendoli notare al noleggiatore, riprenderli o fotografarli con lo smartphone. Questo permetterà di evitare, alla restituzione del veicolo, incomprensioni e la perdita di parte o di tutta la caparra! (Certo, il noleggiatore deve essere stronzo...).

Le strade

Le principali arterie della nazione, quelle che ti troverai a percorre nella maggior parte del tempo, sono in ottimo stato. Nel momento in cui dovessi decidere di visitare villaggi fuori mano (cosa che ti consiglio), la situazione potrebbe cambiare drasticamente. Potresti ritrovarti a guidare su sterrati su cui sarai costretto a procedere a passo d'uomo, non segnati sulle mappe di Google, aiutato solo dalle indicazioni dei disponibilissimi locali (spesso, si aspetteranno un riconoscimento economico, per il loro aiuto. D'altronde, il tempo è denaro, no?). Non perderti d'animo! Io e Loretta abbiamo passato i momenti più divertenti perdendoci fra le stradine sterrate dei villaggi. Inoltre, sebbene Google non mostri le vie, continuerà a seguire costantemente la tua posizione con il gps. Quindi, non sarai proprio completamente allo sbando.

Posti di blocco ed Autovelox

Posti di blocco ed autovelox, in Marocco, scandiscono i tuoi respiri. È bene tenersi costantemente entro i limiti di velocità e fare attenzione alla segnaletica, vista l'impressionante presenza di check-point della polizia. In particolare, i posti di blocco sono di due tipi: a rallentamento e ad arresto (nel senso che ti devi fermare, non che t'arrestano). Tutti i posti di blocco sono segnalati ufficiosamente dagli automobilisti e camionisti della corsia opposta, a colpi d'abbagliante, e, ufficialmente, da vera e propria segnaletica stradale temporanea. Entrambi i tipi di posti di blocco presentano tre segnali di limitazione di velocità (60, 40 e 20), a breve distanza l'uno dall'altro, che ti indicano di rallentare progressivamente, in vista del controllo. In base al tipo di posto di blocco, l'ultimo segnale, dopo il “20”, ti chiederà di rallentare o fermarti. Nel primo caso, significa che puoi procedere lentamente per dare la possibilità alle forze dell'ordine di valutare se possa essere il caso di passare ad un controllo. Nel secondo, invece, ti fermerai e potrai procedere solo dopo un controllo veloce o nel momento in cui, senza controllo, il poliziotto dovesse indicarti di proseguire. Non ti preoccupare, comunque. Le forze dell'ordine sono estremamente rispettose e ben disposte nei confronti del turista. Ti accoglieranno con un saluto militare e, nella maggior parte dei casi, dopo un veloce scambio di battute, ti augureranno un buon proseguimento di vacanza!

Il carburante

Le strade che collegano le principali località marocchine presentano distributori con un'ottima frequenza. L'unica parte del tour in cui si sono diradati un po' è stata la strada per Merzouga, ovvero per il Sahara. Sicuramente, è una buona abitudine procedere a fare un pieno alla prima occasione possibile, una volta consumati due terzi circa del carburante.
Panaroma spettacolare in Marocco

Lo stile di guida

Eccoci al vero punto della questione. Il traffico marocchino è così pazzo, così “da coraggiosi”? La risposta breve è “no”. La risposta più articolata differenzia zone e zone. La maggior parte del tempo alla guida, un buon 90%, è stato super-confortevole e senza problemi. Il tempo restante è quello in cui ci siamo aggirati nei centri di Fes e Marrakech. Prediligendo località naturalistiche rispetto alle città, l'esperienza di guida in Marocco, per noi, è stata positivissima (leggi il nostro itinerario qui). Dovessi, invece, ritrovarti ad organizzare un tour che tocchi Fes, Marrakech, Casablanca, Rabat e Tangeri, ovvero le più grandi città del paese, la frazione potrebbe cambiare drasticamente. Ma cosa accade nei centri delle città? Beh, i pedoni non sono molto attenti nell'attraversare e danno per scontato che sarai tu a prestare attenzione a loro; i ciclisti fanno la stessa cosa; i ciclomotori ti superano da sinistra, da destra e, quasi, anche da sopra, anche in strade strette a rischio “strisciate sulla carrozzeria”; a volte, le strade sono piene di tutti questi soggetti a cui si aggiungono, qua e là, carretti trainati da animali da soma che rendono il tutto ancora più folkloristico.
In definitiva, in base al tuo itinerario, noleggiare un veicolo potrebbe convenire di più o di meno ma sono fermamente convinto che convenga. Oltre alla più banale delle motivazioni, l'indipendenza negli orari e nelle pause, attraversare il Marocco in auto è un'esperienza che trascende il semplice spostamento. Il panorama, sempre diverso, ti farà fermare spesso per fare delle foto. Se viaggerai su mezzi pubblici, la foto potrai farla in movimento e dal finestrino. Ne vale la pena? Spero di averti ispirata/o. Se l'articolo ti ha lasciato qualcosa, like, condivisioni e commenti sono apprezzatissimi. Se vuoi leggere altri contenuti simili, iscriviti alla NEWSLETTER e/o seguimi su INSTAGRAM!