Il viaggio in Croazia nasce, per me e Loretta, per essere quel viaggetto non troppo lontano, non troppo costoso, che non durasse troppo, da fare giusto per non perdere l'abitudine del viaggio. Ovviamente, non manca la curiosità nei confronti di un paese mai visitato prima ma, vuoi la vicinanza, vuoi uno shock culturale che si presenta piuttosto lieve, se non inesistente, è chiaro che il nostro mindset ed il nostro entusiasmo non sono particolarmente scossi, come lo furono in passate esperienze che coinvolgevano mete più remote, geograficamente e/o culturalmente, come l'India, la Giordania, il Giappone o il Marocco.
Questa premessa ha creato l'humus perfetto per la crescita della sorpresa, dello stupore davanti ad un meraviglioso Paese, incredibilmente ricco di verde, di storia e con una cucina molto interessante, varia e simile a quella italiana!
Come ormai è prassi, ci armiamo di auto a noleggio, mappe (scaricate su Google Maps e disponibili anche offline perché non si sa mai), e diamo inizio al nostro itinerario, un loop che inizia e finisce a Zagabria ma che, proprio per la sua natura "circolare", si può far iniziare da una qualunque delle tappe che lo compongono.
Se sei solo interessato alle tappe, salta pure i prossimi due paragrafi, anche se contengono informazioni logistiche molto utili!

Documenti, Auto a Noleggio, Connettività

Se sei un cittadino europeo, potrai viaggiare tranquillamente con la tua Carta d'Identità nazionale e noleggiare un veicolo mostrando la tua patente di guida nazionale. Per quanto riguarda la connettività, il roaming non dovrebbe comportare costi aggiuntivi alla tariffa mensile che già paghi. Tuttavia, solitamente, le tariffe prevedono delle limitazioni di traffico, all'estero. Ad esempio, per me che ho Vodafone come provider e giga illimitati in Italia, all'estero (sebbene fossimo sempre in Europa) beneficio di una quantità di giga (circa 12, in questo caso) sufficienti per la settimana del tour ma, comunque, non infiniti. Pertanto, è giusto fare attenzione ed evitare eccessi di navigazione per non ritrovarsi con l'auto in panne, nel bel mezzo del nulla ed impossibilitati a contattare l'assistenza. Conviene sempre approfittare delle connessioni Wi-fi delle strutture in cui deciderai di pernottare e risparmiare, almeno in quei casi, traffico che potrà essere vitale quando sei fuori. Come già detto, un po' di prudenza in più non guasta e, prima ancora di partire dall'Italia, scarico le mappe della Croazia sul Google Maps del mio smartphone e salvo tutte le tappe che io e Loretta reputiamo interessanti e meritevoli di visita.

Stagione, Pernottamenti e Prezzi

Siamo ad Ottobre del 2023 e la Croazia, in questo periodo, seppur ancora molto frequentata, è ben lontana dall'alta stagione, dalla sua ressa e dai suoi prezzi. Forti di questo e di un clima che ci ha benedetti con giornate comunque estive, decidiamo di prenotare solo la prima notte di Zagabria, consapevoli che, porprio perché non in alta stagione, non avremmo avuto difficoltà a prenotare le strutture per le tappe successive, di volta in volta. Quando possiamo, preferiamo questo approccio apparentemente "meno organizzato" per dare maggiore flessibilità al nostro itinerario. In passato, in altri viaggi, ingabbiandoci in tabelle di marcia sin troppo definite e con tanto di prenotazioni, ci siamo ritrovati a vivere il dispiacere di non poterci fermare un giorno in più in quel posto che sentivamo di dover vivere di più o, al contrario, a vivere l'impossibilità di andar via prima da un posto in cui avevi preventivato (e prenotato) di stare per più di un giorno! Occhio ai prezzi, però! Per quanto riguarda le strutture ricettive, siamo riusciti a restare entro un budget di massimo una sessantina di euro per una camera doppia (apice che si è toccato nell'ultima notte di Zagabria, alla chiusura del loop, in una struttura a due passi dall'aeroporto!). Discorso a parte meritano i ristoranti che, eccezion fatta per Zagabria, la città più economica dell'itinerario, sono stati piuttosto cari nelle altre. Approfondiremo questo argomento nei paragrafi specifici dedicati alle specifiche tappe!

1 - Zagabria (Zagreb)

Chiesa di San Marco, Zagabria, Croazia
La capitale del Paese è sicuramente la città meno visitata tra quelle che fanno parte del nostro itinerario. Tuttavia, anche perché è probabile che l'aereo ti porti proprio lì, merita sicuramente un'intera giornata con pernottamento (ne meriterebbe anche due, in itinerari più lunghi di una settimana!). Un giro nel centro di Zagabria è un buon inizio per cominciare a respirare l'aria croata, la sua cultura e soprattutto, la sua cucina a prezzi che potresti non trovare più così convenienti altrove! Personalmente, ho voluto iniziare la mia degustazione (avevo anche un itinerario culinario) con gli štrukli, dei rotoli di pasta (tipo cannelloni) ripieni di formaggio, che ho mangiato nel ristorante La Štruk, nel pieno centro di Zagabria (8 euro e 50). Circondati dagli storici palazzi feriti dal terremoto del 2020, facciamo un giro nel colorato mercato cittadino (Dolac), apprezziamo i colori della Chiesa di San Marco (vedi foto), l'imponenza della Cattedrale (purtroppo coperta da impalcature), la profondità del tunnel Gric e lo stile del cimitero di Mirogoj (unica tappa, quest'ultima, che, con il senno di poi, avrei tranquillamente evitato). Zagabria, inoltre, è ricca di musei, spesso anche molto particolari (tipo quello delle relazioni finite) che potrebbero intrattenere i visitatori interessati per giorni e giorni. Per coronare la giornata, ho cenato con un altro tipico piatto croato: la Pašticada, un piatto a base di gnocchi e carne.

2 - Plitvice

Riserva Naturale di Plitvice, Croazia
Come anticipato, la Croazia è coperta da un'incredibile quantità di verde che, a nostro parere, raggiunge il massimo del suo splendore nel Parco Nazionale di Plitvice. L'ingresso al parco ha un costo che, in alta stagione, raggiunge le 40 euro a persona ma che, ad ottobre, scende sino a 10 euro. La fortuna è dalla nostra parte e, nonostante il prezzo ridottissimo, godiamo della riserva nel clima di una giornata estiva. Un altro plus della medio-bassa stagione è la minore presenza di avventori (che nei punti di attrazione principali erano ancora tantissimi!). Io e Loretta amiamo percorrere sentieri meno battuti, godere dei suoni della natura e di viste che, almeno per qualche istante, sentiamo solo nostre. Per questa ragione, fiduciosi di poter vivere queste emozioni, scegliamo di seguire il percorso K, il più lungo e faticoso (30km con un'importante dislivello verso la fine) che, oltre a portarci nei punti più frequentati, ci porta anche abbondantemente (ABBONDANTEMENTE) lontani da essi e molto in alto, dove possiamo godere, quasi sempre in solitudine, della natura sterminata! Il parco ha due ingressi e il percorso che deciderai di fare potrebbe non toccarli entrambi. Prima di andarci, visita il sito ufficiale per maggiori informazioni. Ma cosa c'è a Plitvice? La riserva "non è altro che" una serie di laghi "a terrazzamenti", ovvero disposti su altitudini diverse, che si scambiano acqua con cascate che raggiungono livelli di suggestività estremi. Il turchese dell'acqua incanta e non si finisce mai di stupirsi del fatto che scendendo più giù (o salendo più in su, in base al senso di marcia) c'è sempre un altro lago.
La sera, ancora entro i confini dell'area naturalistica, ho potuto apprezzare un altro dei piatti tipici che avevo in programma di assaggiare: i ?evap?i?i (un piatto di carne a base di piccole salsicce speziate).
L'unico aspetto "negativo" di Plitvice è che, almeno a livello naturalistico, imposta uno standard sin troppo elevato di qualità, a questo punto del viaggio, che fa temere che si avranno difficoltà ad apprezzare le tappe naturalistiche successive, le quali potrebbero apparire penalizzate dal confronto con essa

3A - Paklenica (Opzionale)

Scalatrici nella Riserva Naturale di Paklenica, Croazia
Durante la mattina del terzo giorno, visitamo il Parco Nazionale di Paklenica, sperando che la sua diversa natura, rispetto a quello del giorno precedente, non risentisse del confronto, proprio con Plitvice. Paklenica è un ambiente di montagna, ben diverso dai laghi e le cascate del giorno precedente. Tuttavia, a parte un paio di scorci particolarmente carini ed il gusto inossidabile della passeggiata (con un bel dislivello) nella natura, Paklenica non stupisce particolarmente. Se sei uno scalatore o una persona che vuole provare ad approcciarsi alla scalata, però, fermati. Le alte e verticali pareti rocciose del parco offrono un'infinità di percorsi ferrati per gli scalatori ed un incredibile numero di postazioni per l'apprendimento (dovrai pagare un insegnante, chiaramente). Se rientri in quest'ultima categoria, Paklenica potrebbe avere per te molto più valore di quanto ne abbia per noi (sebbene ci metta un po' addosso la scimmia della scalata). Se sei un comune bipede, invece, potresti saltare questa tappa (anche perché "naturalmente" appagato da quella del giorno prima) e goderti una giornata intera nella carinissima città di Zara.

3B - Zara (Zadar)

Strada del centro storico di Zara, Croazia
Siamo sempre nel terzo giorno e, dopo l'hiking mattutino, decidiamo di spostarci nella vicina Zara per il pomeriggio e la sera. La parte di interesse storico della città non è molto estesa e visitabile tranquillamente in una manciata d'ore. Reminiscenze dell'Impero Romano cominciano a dare sfoggio di sè con colonne e capitelli sparsi qua e là per il centro. Intorno all'area, che è una penisola, c'è il mare e veder tramontare il sole dietro ai monti che si vedono all'orizzonte è un'esperienza stupenda. Il punto più gettonato per godersi il tramonto è Pozdrav Suncu dove i bambini potranno farsi stupire dall'intermittenza di una piattaforma di luci che si accendono proprio per salutare il sole. Infine, occhio! Siamo finalmente sul mare e questo può significare solo una cosa. È arrivato il momento di assaggiare il tradizionale brudet, una particolare zuppa a base di pesce. Quella che gusto al ristorante Pet Bunara (dove vedo, oltre al mio, un sacco di altri piatti super invitanti) è a base di seppia, con fave, piselli ed un pezzo di polenta al formaggio al centro. Uno spettacolo!

4A - Krka

Cascata nella Riserva Naturale di Krka, Croazia
"Krka è il posto naturale più bello che tu possa mai vedere in Croazia" è ciò che ti direi se non esistesse Plitvice. Come temevamo, gli alti standard impostati nel nostro secondo giorno hanno "rovinato" (non sempre! Occhio all'ultimo giorno!) le altre tappe nella natura. Krka è veramente una riserva naturale meravigliosa. Anche qui ci sono tante cascate, tanti laghi, tanto verde. Mentre visitiamo questi luoghi pensiamo a quanto sarebbe stato bello fare il giro al contrario e restare a bocca aperta per questi posti, prima di godere del dessert "Plitvice". L'accesso a questo parco, in Ottobre, ha un costo di 20 euro a persona che, tuttavia, comprenderebbero anche percorsi in barca di cui abbiam scelto di non beneficiare. Il parco ha ben 5 ingressi differenti e la distanza tra essi può raggiungere anche i 40 minuti in auto. A differenza di Plitvice, non si sceglie un ingresso per poi svolgere la propria visita solo da quello. La riserva di Krka si visita a tappe perché non tutte le sue attrattive sono raggiungibili da tutti gli ingressi. Anzi, si potrebbe dire che ogni ingresso dia esclusivo accesso ad alucne attrattive non raggiungibili da alcun altro ingresso. Di conseguenza, non si potrà godere di una giornata di totale immersione nel verde, proprio perché, da un ingresso all'altro, ci saranno gli inevitabili spostamenti in auto e l'asfalto. Anche e soprattutto in questo caso, sarà importante dare un'occhiata ad articoli specifici per avere maggiori informazioni.

4B - Spalato (Split)

Palazzo di Diocleziano, Spalato, Croazia
Come il giorno 3, anche il giorno 4 si è diviso tra natura e città. Stavolta, la decisione è ricaduta su Spalato. Considerevolmente più grande di Zara, "nasconde" nel suo centro storico un vero e proprio gioiello inaspettato. Non so se è per mia ignoranza ma la città di Spalato non è un luogo di cui avessi mai sentito parlare con entusiasmo da qualcuno o, ancora, uno di quei posti che ti capita di vedere scrollando tra i reel di Instagram. Eppure, vuoi che siano state le scarse aspettative ad amplificare la sorpresa, si può tranquillamente dire che Spalato sia una città stupenda! I segni dell'antica presenza romana diventano ancora di più e considerevolmente più appaganti per gli occhi, rispetto alla piccola Zara, e toccano il punto di massima espressione nel Mausoleo di Diocleziano, con annessa piazza antistante e tutto il centro storico e le strade che, da lì, si diramano. Ai fan della serie Il trono di spade, le strade di Spalato potrebbero non sembrare proprio qualcosa di nuovo. Alcune scene del viaggio di Daenerys Targaryen, infatti, hanno proprio Spalato, come scenografia! Un consiglio: nei bar e nei ristoranti, guarda i menu ed i prezzi prima di impegnarti con un'ordinazione!

5 – Ragusa (Dubrovnik)

Tetti del centro storico di Dubrovnik, Croazia
In questa città, Il trono di spade non ci è solo passato ma ci si è praticamente fermato, dalla prima all'ultima stagione. Dubrovnik, infatti, non è altro che "Approdo del Re", la capitale dell'impero dei Lannister! Per accedere alle attrazioni della città, a parte le vie del centro (in cui potrete riconoscere scorci del "cammino della vergogna" che Cercei Lannister fu costretta a percorre, nuda), converrà pagare il biglietto unico da 35 euro, comprendente l'ingresso a ben 10 musei, alla fortezza subito fuori dalle mura cittadine e proprio alla passeggiata (circa 2km) sulle mura cittadine che offrono le migliori vedute dall'alto sui caratteristici spioventi arancioni del centro storico e sul mare! Dubrovnik costringe chi visita la Croazia a toccare l'estremo sud del paese ma andarci è un must. Qui, come nelle altre località costiere citate in precedenza, potrete assaggiare, tra le altre cose, il famoso riso al nero di seppia! Solo un consiglio, però: preparatevi a vendere un rene per pagare il conto!

6 – Monte Dinara

Andrea e Loretta sulla cima del Monte Dinara, Croazia
Il nostro giro si chiuderà dove era iniziato: a Zagabria. Arrivati a toccare la punta più a sud, però, è importante, sulla via del ritorno, intercettare un luogo in cui trascorrere l'ultima giornata. La ragione che ci ha spinti a scegliere il Monte Dinara, però, non è solo quella logistica appena citata. Chi segue questo blog, chi ha avuto modo di leggere le storie di altri viaggi, saprà bene che io e Loretta abbiamo una particolare predilezione per l'hiking e per il raggiungimento delle cime più alte. Soprattutto dopo aver messo piede sulla vetta del Monte Toubkal, in Marocco (puoi leggerne la storia in questo articolo), la "scalata del monte" è diventata una tappa d'obbligo in qualunque nostro viaggio. Le alpi Dinariche (che prendono il nome proprio da questa montagna) sono una catena che si estende dalla Croazia alla Bosnia ed Erzegovina ed il punto più alto, in territorio croato, è a 1839 metri sul livello del mare ed è proprio il monte Dinara. Finalmente, dopo il "trauma" Plitvice, questo monte ha saputo emozionarci di nuovo alla grande, con vedute sulla sola, nuda ed incontaminata natura. Il tragitto verso la vetta è piuttosto lungo e faticoso (circa 4 ore e mezza se si tiene un buon ritmo) ma sa regalare scorci che chi ama la montagna saprà apprezzare molto. Attenzione, non stiamo parlando di una meta turistica. Di fatto, oltre a noi due, nelle circa 10 ore di cammino, tra andata e ritorno, abbiamo incrociato solo altre 4 persone. Il caldo, nonostante fossimo a metà Ottobre, è stato piuttosto duro da sopportare ed amplificato dalla fatica e dalla pressoché totale assenza di zone d'ombra ed alberi (la vegetazione è quasi totalmente bassa). Riflettici bene, dunque, se stai pensando di affrontare questo trekking nei mesi più caldi! Se vorrai farlo, dovrai essere molto preparato. L'esperienza dell'hiking è stata, come sempre, un'occasione per meditare lungamente su qualunque cosa, spaziando con la mente dai pensieri più profondi ed esistenziali alla curiosità verso un insetto che si vede svolazzare qua e là. Ripeto, non è una meta turistica ma è un'esperienza che consiglierei a chiunque voglia mettersi un po' alla prova e godere della soddisfazione del raggiungimento di un traguardo, allietato da tutto ciò che circonda questa magnifica montagna.
Dopo una fantastica (ed economicissima ed abbondantissima) cena a base di carne da "IVAN obrt za ugostiteljstvo", a 10 minuti dal parcheggio di Glavas, dove inizia il trekking del Dinara, ci facciamo mettere ko dal sonno.
Si chiude qui il nostro itinerario. Per riuscire a percorrerlo nell'arco di una settimana è sicuramente molto importante avere l'indipendenza di un veicolo a noleggio. Inoltre, tocca tantissimi punti di interesse turistico sebbene, ovviamente, pur coprendo buona parte del paese, non comprenda tutta la parte interna ad est di Zagabria, l'Istria e le tantissime isole che, se avessimo dovute visitarle, avrebbero sballato le nostre tabelle di marcia, vincolandoci agli orari e tempi di percorrenza dei traghetti. C'è sicuramente molto altro da scoprire di questo piccolo ma sorprendente paese ma non rimpiangiamo nulla di questo itinerario (o molto poco!). Buon viaggio, allora e, se l'articolo ti è stato utile, lascia un like, un commento o condividilo! Se vuoi essere informato dell'uscita di articoli simili, iscriviti alla NEWSLETTER. Se vuoi vivere insieme a me, in tempo reale, le esperienze dei miei viaggi, seguimi su Instagram e/o su Facebook.