Se stai per visitare l'India del sud, ho preparato per te un itinerario che può avere una durata variabile tra
due settimane ed un mese, in base al fatto che si voglia inserire un viaggio alle Isole Andamane o meno.
Io e Loretta abbiamo trascorso un mese in India (tra Gennaio e Febbraio 2023), percorrendo circa 4500km con un'auto a noleggio (se sei curioso sull'esperienza on the road e vuoi avere utili informazioni a riguardo, leggi questo articolo). Il nostro itinerario prevedeva la visita a luoghi di interesse storico e culturale, trekking che ci portassero a godere dei paesaggi più belli ed una settimana di completo relax nelle Isole Andamane. Bando alle ciance, andiamo subito a scoprire
Io e Loretta abbiamo trascorso un mese in India (tra Gennaio e Febbraio 2023), percorrendo circa 4500km con un'auto a noleggio (se sei curioso sull'esperienza on the road e vuoi avere utili informazioni a riguardo, leggi questo articolo). Il nostro itinerario prevedeva la visita a luoghi di interesse storico e culturale, trekking che ci portassero a godere dei paesaggi più belli ed una settimana di completo relax nelle Isole Andamane. Bando alle ciance, andiamo subito a scoprire
Cosa vedere nel Sud dell'India

Mumbai – Elephant Island
Mumbai è la settima città più popolosa al mondo, con i suoi 24 milioni e mezzo di abitanti. Arrivando in India con un volo,
potresti ritrovarti ad iniziare il tuo viaggio da qui. Questa città è nota anche per essere la sede dell'industria cinematografica conosciuta
come Bollywood. Mumbai è un'esperienza intensa. Sebbene il reddito pro-capite medio (di circa 1100$ l'anno) sia il triplo della
media indiana, Mumbai è anche il luogo in cui si può visitare la più grande baraccopoli dell'Asia: Dharavi. Uno dei simboli
della città è sicuramente il Gateway of India, un imponente arco in stile arabesco che si affaccia sul mare. Proprio nei paraggi
del più famoso monumento, partono i battelli che portano all'Elephant Island, un'isola in cui ci sono i resti archeologici di un
antico e suggestivo tempio dedicato a Shiva. In molti consigliano la visita del Sanjay Gandhi National Park, uno dei parchi
metropolitani più grandi al mondo. Tuttavia, posso garantirti che in questo itinerario troverai esperienze più interessanti sul tema naturalistico,
facendoti impiegare il tempo a Mumbai in un modo più efficace. Al di là dei punti di interesse storico, Mumbai è un'esperienza che va vissuta
nella più banale quotidianità, a bordo di un tuk tuk, di un treno o a piedi, in qualunque strada.

Matheran
Dopo l'esperienza di Mumbai, è probabile tu voglia cambiare drasticamente registro e cercare una situazione meno caotica e, magari, più a contatto
con la natura. Probabilmente, dopo quella terapia d'urto che è la città, preferirai non stressarti oltremodo con un lungo viaggio, per raggiungere la
tappa successiva. Fortunatamente, Matheran è poco distante da Mumbai ma offre quanto appena detto. Il paese è situato su una collina
e, per quanto sia possibile arrivarci in macchina, questa dovrà essere lasciata un po' fuori dal paese stesso. La cosa che ti consiglio, però, è di
raggiungere l'altura con il "treno giocattolo" (il toy train) che è una delle principali attrazioni del luogo. Questo piccolo trenino
(che parte dal paese di Neral) si "arrampica" sui crinali grazie a binari che formano una lunga serie di tornanti, per evitare una salita troppo ripida,
con un andamento lentissimo che ti farà apprezzare vedute interessanti sulle vallate e su templi costruiti in luoghi poco accessibili. Una volta giunto
a Matheran ti troverai di fronte ad un paesino popolato da cavalli, su cui ti verrà proposto di fare un giro, con due o tre toilette che servono tutti
i residenti ed i turisti. Dal centro, potrai raggiungere, con brevi trekking diversi punti panoramici molto suggestivi.

Arambol, Agonda e Cola Beach
Per la terza tappa del tuo viaggio, per la quale sarai costretto ad uno spostamento di durata e distanza più importanti, c'è Arambol
con la sua spiaggia. Nello stato del Goa, le località marittime che meritano una fermata sono molte.
Arambol, nell'ottica del nostro itinerario è la più vicina alla tappa precedente. Questa, come le altre spiagge, sono sede di corsi di yoga
come di svago e vita notturna. Arambol ed Agonda offrono una vastissima scelta di locali in spiaggia in
cui bere un drink, ballare, conoscere persone ed assaporare le specialità di mare locali. Allo stesso modo, si sprecano i luoghi in cui ci si può rilassare
concedendosi un massaggio ayurvedico (cosa che, però, potrai fare più avanti, nell'itinerario, nello stato del Kerala,
luogo in cui la Disciplina Ayurvedica nasce). Ma veniamo al mare. Le spiagge sono larghissime e ben curate. Questi luoghi sapranno offrirti
tutto ciò che vorresti da una vacanza al mare ma se ciò che ti aspetti è il paradiso tropicale con acqua blu cristallina da reel di Instagram, potresti
restare sensibilmente deluso. Discorso a parte merita Cola Beach, piccola spiaggia raggiungibile solo dopo un bel po' di scale, luogo in cui
la natura domina incontrastata. La sua posizione defilata, rispetto ai centri abitati più vicini, l'assenza di discoteche e le sue dimensioni ridotte,
le permettono di essere ciò che più si avvicina al concetto di paradiso tropicale a cui puoi ambire, nello stato del Goa. Infine, a Cola Beach, l'acqua
dell'oceano penetra la terraferma creando le cosiddette backwaters, canali immersi nel verde che potrai visitare a bordo di un kayak
(non aspettarti di avere i canali tutti per te, però!). Tra Arambol e le spiagge di Agonda e Cola, però ci sono un paio di tappe che potresti voler visitare.
Ti chiedo scusa se sto mischiando un po' l'ordine dell'itinerario. Panaji e Ponda si trovano sul percorso che da Arambol porta ad Agonda e Cola Beach.
Le caratteristiche che le località marittime hanno in comune, però, rendono più sensato un raggruppamento che ti eviterà ripetizioni, più avanti.
Inoltre, è plausibile che tu possa accontentarti anche di una sola tappa in riva all'oceano, sulla base delle tue preferenze e mi sembra giusto
presentarti il ventaglio di opzioni in un'unica sede!

Panaji
Panaji, capitale dello stato del Goa, può essere un'ottima tappa intermedia tra una spiaggia e l'altra. Questa tranquilla cittadina
fu un centro importante per i portoghesi, durante l'epoca coloniale, e conserva edifici che raccontano questa storia. Il centro storico è visitabile
anche in un paio d'ore e, inoltre, a Panaji, potrai godere dei piatti deliziosi del ristorante “Viva Panjim”. Partiti presto da Arambol, io e Loretta
ci siamo trattenuti qui qualche ora a cavallo del pranzo, prima di visitare una piantagione di spezie e proseguire verso Agonda, dove avremmo, poi,
pernottato.

Ponda, Piantagione di spezie Sahakari
Nel pomeriggio, ci siamo, quindi spostati su Ponda per visitare una delle tanto rinomate piantagioni di spezie.
Sebbene siamo buone forchette e molto curiosi, né io né Loretta siamo esperti o particolarmente appassionati di spezie. È chiaro, però, che se scegliamo
i luoghi da visitare solo sulla base di ciò che ci appassiona, rischiamo di non ampliare mai l'orizzonte dei nostri interessi, privandoci di nuove ed
emozionanti esperienze. La piantagione Sahakari ci ha sorpresi positivamente. Appena arrivato, sarai accolto con un tè di benvenuto
(ovviamente, a chilometro zero). Successivamente, sarai guidato nei meandri della suggestiva piantagione dove ti stupirai su quanto i processi produttivi
del pepe, della cannella o di qualunque altra cosa, possano rivelarsi interessanti. Alla fine del tour ti troverai ad assaporare parte dei prodotti
locali nei piatti tipici della cucina del Goa (pasto incluso nel prezzo del biglietto) e, se vorrai, potrai comprare qualunque cosa
tu abbia visto, precedentemente, sotto forma di pianta.
Come avrai capito, a questo punto, i nostri viaggi sono basati sulla ricerca di stimoli diversi, dal caos delle città al relax in spiaggia,
dalla visita culturale all'esplorazione gastronomica. Come ogni viaggio che (per noi) si rispetti, anche il Sud dell'India ha avuto, in più occasioni,
quella giusta dose di sfida che io e Loretta sfoghiamo, solitamente, con trekking di difficoltà variabile che ci portano, nella maggior parte dei casi,
a ripagare i nostri sforzi con viste e panorami da togliere il fiato

Trekking del Tadiandamol
Il Tadiandamol è la terza vetta più alta, nello stato del Karnataka (1748m), il monte in cui avremmo messo alla
prova le nostre doti da trekkers. L'ingresso al percorso è a pagamento (1000 rupie per i non indiani, circa 11 euro). Il tragitto, sebbene non presenti
particolari difficoltà, non ti salverà dalla fatica, soprattutto in tratti più ripidi in cui un bastone da trekking o, all'occorrenza, le mani,
offriranno un valido supporto aggiuntivo. La vista che si può godere dalla vetta è essenzialmente meravigliosa. Le innumerevoli vette dei monti circostanti
si alternano alle vallate, tutto sotto l'altezza dei tuoi occhi o dell'obiettivo della tua fotocamera che, dopo aver tremato al collo per tutto il percorso,
in vetta non può far altro che saltarti in mano, spontaneamente, pregandoti di scattare ancora e ancora.

Mysore
Mysore è la seconda città più popolosa del Karnataka, con quasi un milione di abitanti, e se sei un appassionato di yoga
è probabile che questo nome non ti sia sconosciuto. Oltre ad essere sede di un visitatissimo palazzo in stile indo-saraceno, infatti, è il luogo in cui è
nata la disciplina dell'Ashtanga Yoga ed in cui risiedono tuttora i suoi guru. A Mysore potrai visitare coloratissimi
mercati in cui troverai, tra le altre cose, uno dei fiori all'occhiello della produzione locale: gli incensi. Visitare questa città,
nell'ottica di questo itinerario, ti costringerà ad una consistente deviazione nell'entroterra. Valuta se fare o meno tappa in questo luogo sulla base di
quanto possano interessarti le sue attrattive. Personalmente, io e Loretta, ne avremmo potuto fare a meno. Sebbene la mia compagna sia un'insegnante di yoga,
fare tappa a Mysore come semplici turisti (e non come frequentanti di qualche corso di yoga che presuppone una permanenza più lunga) potrebbe non essere
una scelta particolarmente azzeccata.

Alappuzha
Alappuzha, nello stato del Kerala, non è proprio ciò che si definirebbe una tappa must. Ciò che puoi fare qui lo puoi
fare in altri posti, sulla costa dello stesso stato (come nella sua capitale, Cochin), magari senza spostarti così tanto a sud (ancora
più a sud, ci sono le interessanti tappe di Kollam, Varkala e Thiruvananthapuram). Per me e Loretta,
tuttavia, la scelta, a torto o a ragione, è ricaduta su Alappuzha. Le tre principali esperienze che puoi fare qui sono il massaggio ayurvedico
(nato proprio nel Kerala), remare per i canali della laguna a bordo di un kayak o dormire in una delle tipiche house-boats, godendo di albe e
tramonti sulla superficie delle backwaters.
Da questo punto in poi, inizia il ritorno verso nord (per chiudere il cerchio tornando a Mumbai). Le prossime due tappe, quindi, possono fare parte del
tuo itinerario di due settimane che potresti completare con tappe a Bangalore e ad Hampi, di cui parlerò più avanti, dopo averti raccontato della
deviazione che ha fatto durare il nostro itinerario un mese!

Il trekking del Pettimudi
Molto più semplice, a costo zero e breve rispetto al trekking sul Tadiandamol, l'escursione sulla parte più alta della collina Pettimudi
può riattivare il corpo, dopo il relax sulla costa del Kerala. Per quanto meno impegnativo, però, questo trekking ti porterà a godere di un'altra vista
magnifica ed a fare delle foto da invidia!

Parco Nazionale del Periyar
Nel nostro itinerario avremmo potuto visitare diversi Parchi Nazionali. Purtroppo, il tempo a disposizione non è illimitato e, se si
vuole fare un viaggio votato alla varietà delle esperienze, si è costretti ad una selezione. Basandoci sul tragitto, oltre che sulla
quantità e qualità delle recensioni, la nostra scelta è ricaduta sul Periyar. Questo parco offre una larga scelta di esperienze da
vivere a piedi (ciò che, ovviamente, abbiamo scelto di fare noi), in jeep o in barca. All'interno della riserva, non potrai fare a meno di sentirti un
po' Lara Croft o Indiana Jones. Indosserai dei gambali che impediranno alle sanguisughe di nutrirsi dalla tua pelle (ce ne siamo dovuti scrollare di
dosso più d'una) e sarai immerso in una fitta vegetazione. A guidarti, ci saranno tre esperti del luogo (tra cui uno armato di fucile) che faranno di tutto per
farti vivere al massimo il trekking. Scorgerai bufali selvatici, gufi, scoiattoli, ragni, farfalle enormi, coloratissimi uccelli, manguste, scimmie di
diverse specie e, se sarai fortunato (o molto sfortunato), tigri ed elefanti! Le esperienze hanno costi e durata variabili (alcuni prevedono anche dei
pernottamenti nella riserva). Quello su cui è ricaduta la nostra scelta è stato il Thondiyar Border Hiking che, al prezzo di 2000 rupie
(circa 22 euro) include colazione e pranzo al sacco, oltre alle guide, e ti porterà dalla fitta vegetazione ai punti panoramici da togliere il fiato,
dalle cascate al favoloso lago!
Se stai pensando di programmare un itinerario di due settimane, salta direttamente al paragrafo su Hampi, l'ultima meta prima del ritorno a Mumbai.
Altrimenti, continua a viaggiare con noi, verso le Isole Andamane!

Thanjavur
Thanjavur, nel Tamil Nadu, è la tappa intermedia che abbiamo pensato di inserire nell'itinerario che dal Periyar
ci avrebbe portati a Chennai, luogo in cui avremmo preso l'aereo per le paradisiache Andamane. Attrazione principale della cittadina
è sicuramente il tempio Brihadisvara, il più bel luogo di culto visto sino a questo punto del viaggio che sarà superato solo da
quello che avremmo, più tardi, visto ad Hampi. Dunque, se ti stai spostando verso Chennai o, comunque, verso est ed hai bisogno di fare una pausa
che non sia un banale pernottamento, Thanjavur merita decisamente la tua attenzione.

Isole Andamane
Sulle Isole Andamane si potrebbe scrivere un intero articolo (probabilmente lo farò). La settimana trascorsa principalmente su una
delle isole più visitate dell'arcipelago, Havelock, è stata, per noi, votata quasi esclusivamente al relax ed alla tintarella. Dico
"quasi esclusivamente" perché la nostra indole è poco tendente al rilassamento ed il nostro corpo scalpita costantemente alla ricerca di nuove avventure.
Di conseguenza, su queste isole (molto più vicine alla Thailandia che alla parte continentale dell'India), oltre a prendere il sole sulle fantastiche
spiagge, fare il bagno ed apprezzare i cibi locali, non abbiamo potuto fare a meno dell'esplorazione che ci ha portati a perderci nella foresta di
mangrovie, un luogo da film fantasy, o della visita all'incredibile Ross Island, un'isoletta dell'arcipelago su cui resistono
rovine di epoca coloniale inglese, ormai completamente ricoperte dalla vegetazione che, tornata ad essere padrona dell'isola ti porterà in uno scenario
post-apocalittico. Sull'isola, su cui riempirai intere schede SD di fotografie, vivono innumerevoli cervi, pavoni, conigli e chissà quali altri animali!

Hampi
Ogni cosa ha il suo prezzo e, tornati a Chennai, siamo stati costretti ad una tabella di marcia piuttosto tirata. Dopo una tappa intermedia
(solo per pernottare) a Bangalore (che, però, meriterebbe una visita più approfondita), abbiamo "ripiazzato le tende" solo ad
Hampi, per due notti, dove, prima che il nostro viaggio giungesse al termine con il successivo ritorno a Mumbai, abbiamo visitato
i luoghi di interesse storico-religiosio-culturale che più hanno stuzzicato la nostra curiosità ed appagato i nostri occhi. Hampi è semplicemente magica.
I templi e le antiche rovine, luoghi molto suggestivi, oggi abitati da scimmie, sono numerosissimi e si estendono su un vasto territorio. Potrai muoverti
liberamente senza sentirti addosso tutte le restrizioni che, solitamente, ci sono nei luoghi di interesse archeologico (non dimenticare di essere, comunque,
rispettoso!). La caratteristica più affascinante di questo posto è il modo in cui le rovine e la natura circostante si compenetrano, creando panorami
che resteranno impressi nella tua memoria per sempre. Dedicare ad Hampi meno di due giornate intere ti porterà a notti insonni di rimpianti.
Cammina, visita, sorprenditi, ammira, arrampicati su un punto panoramico e goditi uno dei più bei tramonti o delle più belle albe che avrai mai visto!
Per noi, il viaggio finisce qui. Guardando indietro, siamo molto soddisfatti dalla qualità e varietà dei giorni vissuti in India e del modo in cui
li abbiamo vissuti. Non abbiamo rimpianti, consapevoli che, se si ha un limite di tempo, la selezione dei luoghi da visitare è
un'attività da cui non ci si può esimere. Questo è il frutto della nostra esperienza ma il tuo viaggio sarà diverso, sarà il TUO viaggio e, per quanto
tu possa visitare gli stessi luoghi, sarai proprio tu a renderlo un'esperienza unica ed irripetibile!
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